Entro in punta di piedi nel 2022. A differenza di quanto ritenuto dalla quasi unanimità, il 2021 per me e la mia famiglia, almeno per il nucleo più essenziale, non è stato per niente male. Anzi. Così come male non lo era stato neanche il 2020. E’ vero, c’è il CoVid. Ma ci può essere ben di peggio…
Sono stati altri gli anni brutti. E io ho sempre più paura che la situazione peggiori. Da sempre ho la sindrome della corda tesa su cui cammino e che mi dà emozioni da lassù, e alla quale non posso rinunciare, ma la caduta, anche un semplice passo falso, un inciampo, sarebbe fatale…
Quindi, con cauto ottimismo ci apprestiamo a colorare di vita questo 2022 dopo aver brindato, noi quattro, in un meraviglioso agriturismo sopra Rufina, al 2021.
In questi giorni stiamo definendo i progetti di recupero del fienile, l’altro elemento essenziale di Bisarno. Il portale del fienile, del resto, è elemento iconico della struttura. Ha fatto da copertina al libro “La Toscana di Ruffino” ormai 5 anni fa, è il protagonista del logo che abbiamo disegnato per Bisarno, per dare anche un’anima semiotica all’ambiente. Ha elementi costruttivi bellissimi , come la capriata, o il lastricato al piano aia. Ne sento l’anima.
Ci piacerà continuare a tirar fuori, come dei maieuti, l’aspetto conviviale e accogliente di Bisarno. Quando abbiamo ospiti, amici, parenti, l’atmosfera è magica e impagabile. Ci fa stare bene. E su questo desidero costruire: la bellezza e la poesia dello stare insieme.
Avanti tutta. Io non mi risparmierò su niente. Si vive una volta sola e non voglio rinviare. Non voglio perdere occasione per stare bene. Non voglio dissipare energie nervose in questioni stupide. Ho dei sogni e proverò a materializzarli.