Questo luglio lo ricorderò come l’estate dei guasti e delle riparazioni, come il mese in cui avrei voluto dare spinte forti al restauro del fienile e invece mi sono trovato a spendere per delle situazioni impreviste e imprevedibili. Succede. E va presa con filosofia. Può sempre accadere di peggio. Comunque, in ordine: rottura della cisterna dell’acqua. Rottura dell’addolcitore dell’acqua. Rottura del frigorifero. Tutti e tre da buttare via. Soprattutto la prima è stata una questione grande, perché siamo stati con acqua senza pressione per un mese, perché abbiamo dovuto distruggere un solaio, rimuovere la cisterna squartata da un movimento rotatorio innaturale che l’ha fatta poi squartare dallo scoglio sotterraneo, ripristinare il solaio e cambiare lastricato perché non c’erano più le altezze di prima e le lastre non ci stavano più. L’addolcitore è stato invece rotto da un geco che ha ben pensato di infilarsi fra il carter, l’involucro esterno dell’addolcitore, e la scheda madre dello stesso, bruciandosi ovviamente vivo e lasciando il suo corpo tumefatto e cauterizzato sulla scheda madre, rovinandola. Del geco resta solo un lacerto di testa. Della scheda madre i fusibili sciolti. Per quanto riguarda il frigorifero sembrava una sciocchezza: il gelo non fa – il frigo si. E invece, dopo una escalation di tecnici e controlli, la sentenza: elettroforesi, che porta a perdite di gas. Impossibile rimetterlo. Da buttare. Col frigo ripeto perfettamente funzionante. “Tanto prima o poi smetterà di fare anche quello”. Meno male che ho un amico misericordioso che intanto mi ha prestato un congelatore, cosi attendo che si spenga per sempre anche il frigo e poi vedremo il da farsi, che sarà…spendere per riparazioni straordinarie e impreviste.
