Fiorentina – Juventus 4 -2 e la nostra partita contro il virus

Sotto un tenue sole ottobrino rifletto. I dati sui contagi sono in netta ascesa. Faccio sempre più fatica a inquadrarli senza farmi prendere della paure: vero, verissimo, niente a che vedere con quanto stava accadendo a marzo, le terapie intensive hanno ancora ampie disponibilità, la grande maggioranza dei positivi è asintomatica o paucisintomatica, la mortalità è in una percentuale molto bassa e in una età media alta, le cure sono più efficaci. Tutto vero. Tuttavia, l’inverno ha ancora da venire e i numeri potrebbero salire, e di molto, e creare quei problemi che a oggi sono ben tamponati. Non siamo ancora che al 20 ottobre.

20 ottobre. Giorno fausto, peraltro, giorno di una delle più belle partite che la seria A calcistica ricordi: il meraviglioso Fiorentina – Juventus 4 – 2 di qualche anno fa. 20 ottobre 2013.

E oggi, 20 ottobre 2020, piena pandemia, capisco anche i nuovi DCPM: prendere decisioni forti è veramente difficile ma necessario. Si sta cercando di serrare senza strozzare, di evitare una chiusura generalizzata con interventi progressivi. E io, oggi, in un giorno per me fausto, qui mi sbilancio. Mi faccio prendere da un vanitoso ottimismo. Secondo me siamo alle porte di una svolta. Entro fine novembre credo che arriverà l’annuncio del vaccino. E quando questo annuncio sarà dato, sarà come il gol del 2 – 2 di Giuseppe Rossi in quel Fiorentina – Juventus. La svolta alla squadra che era sotto 2 – 0, ne avrebbe potuti prendere anche di più, e che invece subodora l’impresa, laddove ogni speranza sembrava lasciata. Così come l’umanità naufragata vedrà per la prima volta un approdo, trovando forze ed entusiasmo per affrontare quei 4 / 5 mesi che la separano dalla prima dose di vaccino iniettato. Cambierà il “clima”, insomma, che scalderà il freddo dell’inverno e dei contagi che continueranno a salire, ma tutte le nuove decisioni saranno accettate, in previsione di quell’approdo sempre meno pallido e più concreto, tangibile, vicino. E l’iniezione, la prima dose, proseguendo la metafora, sarà come il meraviglioso gol del 3 – 2 del mago di Siviglia Joaquin, capace di trovare un pertugio incredibile a trafiggere Buffon, e a sconfiggere il virus, che a quel punto sbanderà, come la difesa della Juve, come tutta la Juve e lascerà vasto campo, praterie, a Cuadrado, alla sua imbeccata per la tripletta di Pepito Rossi. Il 4 – 2, il trionfo, la rinascita, l’estate 2021 che chiuderà la partita contro il CoVid.

PS. Questa storiella non vuol necessariamente equiparare la Juve a un virus pernicioso e contagioso e la Fiorentina all’umanità bella e struggente coi suoi bassi e i suoi alti, eh…