Hamburger for 3 days

Di nuovo in viaggio. Questa volta una veloce tre giorni nella mia Amburgo, città nordeuropea che ho avuto la fortuna di conoscere bene, grazie alle numerose occasioni di lavoro, quorum questa, accorse quassù negli ultimi anni.

La prima volta, curiosamente, alle porte del mio passaggio dal Consorzio Chianti Classico a Ruffino, in vacanza per l’ultimo dell’anno del 2006 con gli amici storici Neri e Silvia, fra Amburgo e Lubecca, e che proprio ieri l’altro erano a cena da noi a Bisarno con la prole.

Amburgo è una città ricca ma non snob, profondamente accogliente e aperta grazie al suo porto, prima fonte di ricchezza. Le più belle fotografie, e uno dei primi motus alla mia passione per la fotografia reflex, sono ambientate ad Amburgo. I canali su cui si affacciano i magazzini di mattone rosso (il quartiere Speicherstad, per i miei gusti di arredo da sempre illuminante e di grande ispirazione), le moderne architetture di acciaio, i ponti sferzati dal vento popolati da manager in giacca sopra scattanti biciclette, il mercato del pesce sotto la pioggia battente (e io fradicio con la mia macchina fotografica, il cavalletto e i “tempi dilatati” per creare delle foto di fontane di luce dal cielo verso l’Elba), le gilde di marinai, i negozi al dettaglio di preziosissima minuteria, il quartiere a luci rosse, Sankt Pauli, divertente ma senza il guizzo perché libertinismo e voglia di divertirsi sono in tutta la città e ormai esautorato in macchietta turistica…alla Moulin Rouge. Infine, la Filarmonica, la nuova “big news” che ha conquistato le prime pagine di tutte le riviste di architettura.

Sono a Hamburg per dei meeting nel cuore di quello che è il mercato più importante in Europa e, fatto raro, sono in piacevole compagnia con molti colleghi provenienti da differenti reparti: si è creato anche un clima positivo e molto complice.

Ruffino ha una discreta distribuzione in città, senz’altro superiore alle altre zone della Germania, sia nel canale off trade che nell’horeca: qui c’è una ristorazione internazionale e un buon afflato tipico, considerando siamo in Germania: aringa, pane nero, birra scura. Poi molti locali, di grande attenzione all’immagine, dove dominano lo stile “nordic” (marittimo, moderno, con legno) che minimalista e industriale (splendidi i locali ricavati dai grandi magazzini).