Il pergolato di Bisarno

Uno degli aspetti più seducenti alla base del restauro di Bisarno era la possibilità di riproporre un pergolato – gentile e aggraziato pur in micacee forme austere, conviviale e sorridente, e ombreggiato dalle trame complesse e variopinte della vite, delle sue foglie verdi, gialle e rosse e dei suoi grappoli viola – sul lastricato dell’aia recuperata e in serrato dialogo con la casa, nello specifico con il portale ad arco che conduce in cucina.

Sono giorni questi in cui prevale un certo nervosismo. A lavoro. Nelle spese della ristrutturazione. In famiglia. Tutto è complicato, in mano a schemi, griglie, trattative, procedure, spese, norme che tendono a cristallizzare i miei slanci e la mia indole più creativa. Le giornate progressivamente più corte, più buie e più fredde poi non mi aiutano e mi succede appunto di attorcigliarmi in un certo cupo annoiato esistenzialismo, deriva di cui confesso di soffrire da qualche anno, una sorta di bovarismo al maschile e che tento di esorcizzare attraverso l’azione, le idee e l’immaginazione.

E stamani la posa di questo gigante in ferro verniciato color ruggine mi ha emozionato. Mi ha ricondotto al pensiero che vola, all’estate che profuma leggera di spensieratezza, alle allegre tavolate di prosciutto e popone, mozzarella e pomodoro che vi troveranno vita, all’amicizia e agli effetti che contano e coi quali passare del bel tempo, ai compleanni che le bambine, nate in luglio, ci festeggeranno (oddio, l’idea di un’orda bambinesca rumorosa e sguaiata non é che proprio mi arrida poi tantissimo…).

E non importa se ormai la stagione è quasi finita, non importa se la trama arabescata di foglie, rami e grappoli è oggi solo due barbatelle rinsecchite ancora da piantare.

La scorsa settimana sono stato in un vivaio e mi sono lentamente goduto la scelta, fra le centinaia, delle varietà più idonee di vite per casa mia, optando per la misconosciuta uva Maraviglia e uva Re dei Mori (e ho anche comprato un melo Rotella!).

E oggi è arrivato il pergolato. Una idea si è incarnata. Un mio piccolo sogno si è realizzato.

Uno sguardo d’insieme, appena messo
Controluce, arrivando dall’ingresso
Tornando dal lavoro, usufruendo della scala che sale dal fienile. Pacifica il cuore