Il soffitto della stanza del camino.

L’obiettivo era ambizioso: i correnti del soffitto della stanza del camino erano rovinati, le pianelle sotto cui erano ancorati sostituite di recente con tabelle moderne, brutte a vedersi e dipinte di nero con uno sgraziato tocco dark. Le grandi travi di un rosso arterioso.

Come era prima…

La soluzione di restauro “classica” avrebbe imposto l’acquisto di nuovi correnti (con inevitabile effetto Ikea, malgrado la piallature industriali volte a scimmiottare un effetto “fiume”, levigato dal tempo…), un costo senz’altro ma anche un tradire, a mio avviso, la volontà di perpetrare certe forme dell’architettura contadina. In fondo, da varie demolizioni erano avanzati dei correnti di cipresso, altri giacevano accatastati vicino al fienile, da precedenti demolizioni.

Ci siamo quindi organizzati questo fine settimana per dare ai muratori 33 correnti recuperati! Una faticaccia ma anche un divertimento e una grande soddisfazione! Qualche settimana prima avevamo sabbiato le travi, cercando con difficoltà di eliminare la vernice rossa. I correnti storici sono stati prima spazzolati per ritrovare l’anima del tronco, poi piallati per aumentarne le sinuosità e il senso di vissuto, poi tagliati alle dimensioni necessari per stare appoggiati sulle due grandi travi di sostegno – che dopo la sabbiatura hanno ritrovato la loro magniloquente austerità tarlata – e infine trattati con una vernice speciale.
Piallatore in azione!



Lo scrivente in azione: sega in mano e avanti tutta!

Lunedì mattina i muratori hanno trovato tutti i correnti pronti per essere montati: 

I correnti rifatti!
Nel mentre, abbiamo comprato (qui purtroppo non avevamo alternative più economiche) delle pianelle in cotto storico che hanno concluso la trama del soffitto a travi e correnti. Ancora mancano delle rifiniture (il rosso deve essere ancora mandato via meglio, i legni trattati), ma il risultato, converrete, non è niente male!
Come è adesso (manca ancora qualcosina…)