La primavera reticente.

Favolosi i tortelli!

É stato un week end che ancora una volta ha mostrato la bizzarria di questo aprile e una certa reticenza della primavera a schiudersi coi suoi tiepidi profumi. Una proiezione meteorologica dello stato d’animo che proviamo in questi mesi. Ma é stato comunque un bel fine settimana, in cui mi sono ancorato al presente delle tante cose che avevo in programma di fare, sempre insieme alla mia famiglia.

Il vento freddo del venerdì sera ci aveva portato in Casentino, fino a Corsalone, in un mobilificio per decidere la nuova (e splendida!) cucina di mia mamma: sarà il cuore pulsante e abitativo della sua nuova vita a San Francesco e vale proprio la pena disegnarla in ogni dettaglio ed esigenza. Sono certo che verrà proprio un ambiente accogliente, elegante e adeguato a far esprimere mia mamma ai fornelli. Per cena, per la gioia delle Upupole, e nostra, ci siamo fermati a deliziarci di tortelli casentinesi all’Atlantic Oil a Ponte a Poppi. Per noi é un posto classico, ci andiamo sempre volentieri, ma é stato un ritorno anche doloroso, perché mia mamma ci andava sempre con mio babbo e perché noi ci eravamo stati l’ultima volta il giorno prima della biopsia della Laura e dell’inizio di un percorso in lunga salita. Insomma, psicologicamente una vita fa per tutti noi. Ma la cena, buonissima, ha ristorato stomaco e, almeno un po’, psiche e, dopo un viaggio di ritorno a canticchiare in auto le hit che piacciono a Matilde, siamo tornati al nostro “natio borgo selvaggio”. 

L’indomani, sua maestà il sabato! Aspetto sempre con ansia il sabato perché mi permette di dedicarmi, con ritmi e orari adeguati, alla mia nuova passione del giardinaggio, spesso affiancato da MatIlde e qualche volta anche da Costanza. E se anche curare la res agricola non mi piacesse, ormai le tante colture a dimora mi obbligherebbero comunque a ore di lavoro fra terriccio, forbici, mestole, travasi, vanga, rastrello, come mi ha fatto notare l’amica Cristina, che ci ha raggiunto a pranzo insieme ai suoi bambini. La mattina, io, di buona lena, mi ero dedicato all’organizzazione degli agrumi, mentre nel pomeriggio – forte del supporto di mio suocero – abbiamo completato l’impianto di irrigazione e successivamente seminato il prato nel piccolo segmento di terreno che si aggiungerà al prato già presente. 

Oggi, domenica, il tempo era decisamente brutto: non solo freddo e ventoso ma anche piovoso. Poco male: un bel pranzo della domenica, con l’agnello e la nonna, e un film un po’ sdolcinato per allungare il pomeriggio. E, appena un pertugio di sole me lo ha concesso, ho trapiantato dei fiori colorati nella scaffalatura rossa accanto alla porta del fienile: la prossima settimana abbiamo ospiti per Pasqua e ci piacerebbe poter mangiare sotto il pergolato e godere di una aia fiorita e ancor più accogliente.

Molto “shabby chic”