Laboriosi come le api. Il camino finito e tanto altro.

Venerdì 5 gennaio, alle porte la befana e giorni di consecutiva pioggia battente. Ci siamo svegliati presto perché oggi interverranno diverse maestranze in casa e ci saranno abbellimenti (e fruizioni ancora più logiche) di Bisarno. Intanto, alle 8.30 puntuale l’elettricista ha razionalizzato gli interruttori di cucina e sala, seguendo, fra i suoi improperi, un mio disegno su cosa volevo accendesse cosa: un arzigogolato flusso di impulsi e luci che dovrebbe determinare un sensato approvvigionamento luminoso lungo le zone di passaggio e sosta. Come erano adesso invece non tornava niente.

Il mio schema

Nel primissimo pomeriggio sono giunti i caminettisti: finalmente completiamo il camino e la stanza del camino (così chiamata perché storicamente vi era un camino e un forno del pane, ed era ovviamente adibita a cucina) avrà un aspetto definitivo, seppur ancora manchino alcuni arredi a completarla. Il camino, che aveva già avuto una lunghissima gestazione (scarico dei fumi, motore, installazione etc.) mancava delle ultime finiture: il rivestimento in corten per il corpo centrale e la camera del fuoco nonché lo sbarco a soffitto in rame, una sorta di scatolina per rimediare a un buco che aveva compromesso il soffitto in travi e mattoni. Il risultato finale secondo me è straordinario, seppur manchi ancora un ulteriore labor limae che verrà fatto in seguito e le tempistiche siano state più lunghe del previsto per qualche complicazione inattesa. Il fuoco crea tanta atmosfera!

La stanza del camino
Dettaglio del fuoco

E fin dal mattino il NonnoGugo aveva completato l’opera di pulizia dell’armadio, specificamente dei montanti (già installati nei giorni scorsi) e delle ante che ieri ho faticosamente (io solo, poi mi si dice che non faccio nulla) portato su dal fienile. Il NonnoCiccio le ha alfine montate e l’armadio è stato finalmente riproposto, incluso una strip led incollata sulla testa dell’armadio a creare un suggestivo giuoco di luci. And – guess what – ci piace e garantirà tutto lo spazio necessario ai sempre più numerosi vestiti delle Upupole, a fine serata zelantemente catalogati dalla rediviva dalla giornata di lavoro MammaIaia.