Oggi è stato un sabato vissuto in abiti contadini. Dal primo frizzante mattino fino alle cinque circa, quando stravolto mi sono infilato sotto una doccia bollente. Maniche corte, pantaloncini tecnici, calzini lunghi e guanti da lavoro, più la compagnia lavorativa di Sauro, il vicino con l’escavatore, e di un altro amico, Pino.
Obiettivo, raggiunto con fatica e soddisfazione, è stato disossare la concimaia per preparare il terreno ai pomodori, che stanno proseguendo la loro crescita in casa, creando in parallelo anche un confine sud attraverso l’erezione di un torto e asimmetrico (ma fatto da me!), muro a secco.
Anche la ex porcilaia, a fianco della ex concimaia, ha beneficiato delle nostre fatiche: con una maglia di rete di ferro su un fianco, abbiamo creato un sostegno per una pianta di glicine. La speranza è alleggerire e ingentilire lo stile severo della porcilaia. E con lo stesso fine abbiamo messo una lampada in ferro al suo ingresso. Ancora mancano diversi abbellimenti, ma anche questo piccolo cubicolo si sta inserendo nel contesto del complesso.