Pranzo della domenica

Domenica sera. Le gatte qua fuori stanno mangiando con più appetito di quanto ne abbiamo avuto noi a cena, dopo due gironi di intense libagioni culminate oggi con un sontuoso allegro ciarliero familiare pranzo della domenica svolto a Bisarno. Dopo averlo “teorizzato” tante volte (senza considerare la stagione estiva che chiamava preparazioni più leggere e mangiate all’aperto senza lunghi ancoraggi alle sedie), oggi abbiamo realizzato, con l’aiuto sinergico della mamma, un classico pranzo toscano delle grandi occasioni. Il mattino non era proprio stato aureo: la Mati si è svegliata con la febbre alta e un vento gelido e piovigginoso rendeva un po’ il tutto spettrale e molto lontano dall’estate appena trascorsa. Noi ci siamo comunque concentrati a cucinare e ad allestire il tavolo, coi miei che sono arrivati verso le 10, gli zii a mezzogiorno e la cugina col suo compagno al tocco (l’una in toscano). A quel punto il sole aveva fatto capolino e la tavola era già meravigliosamente imbandita.

Crostini di fegato, sformatini di verdure, paccheri su letto di pomarola conditi con pinoli tostati, emulsione di basilico e ricotta salata, lo spiedo classico toscano con le patate, un cheese cake mondiale preparato dalla zia Dada. E tanto vino, così tanto da farci danzare appena ingerita l’ultima fetta al ritmo banale ma avvolgente dei balli di gruppo (dal Despacito al Gioca Juer a Shakira, questo era il livello) e di reclamare poi un caffè questa volta gustato nel tavolo fuori, dove finalmente splendeva senza incertezze un ubertoso sole. Più o meno, si erano fatte le 16. Le bambine hanno inforcato le biciclette, la Zia Dada si è messa a raccogliere piante selvatiche (ha trovato della bietola e della portulaca, oltre a raccogliere un po’ di noci), abbiamo aggeggiato un po’ alle colture un po’ rinsecchite di salvia e rosmarino, spilluzzicato le foglie e i rametti del limone e del melograno, dal fienile abbiamo ritirato fuori le sdraio per goderci un ultimo sole, due chiacchiere e si è fatta quasi l’ora di cena. Salutati tutti, ci siamo rintanati in casa – è bastato che il sole tramontasse per risentire il freddo -, un bagno caldo per rilassare un po’ gli animi e gli spiriti delle bambine sovraeccitate dalla meraviglia di tanti giochi, tanti cibi, tante persone, tante avventure, una rapida cena e poi nanna. Domani inizia una nuova settimana.

Paccheri su letto di pomarola e conditi con emulsione di olio e basilico, ricotta salata e pinoli tostati
Mignola in rara modalità statica
Dopo pranzo col sole!
Giornata conclusa. Stanchi ma contenti