Questione di feeling.

Oggi il cielo è grigio e sembra quasi promettere neve. Sono nel mio BAR(N), riscaldato dal nuovo climatizzatore – oh, per la stufa sono troppo imbranato. Un Cocciante-Mina d’antan con “Questione di Feeling”. Mille schede aperte nel mio computer: testi di scrittura, progetti, annotazioni, mail da svolgere, idee tante e liste alla Nick Hornby attraverso il mio nuovo amico digitale Notion. il Diploma coi suoi libri e le sue mappe in un lato della scrivania a vetro: a fine maggio c’è da tentare il D3. Un nuovo inizio è davanti a me e tessere la tela delle tante cose che mi e ci aspettano a partire da marzo 2025 mi dà davvero delle emozioni intense.

La più importante – o meglio: la più visibile – sarà l’apertura del mio B&B nel primo e secondo piano del fienile, esattamente sopra da dove ora scrivo, studio, lavoro. Dopo aver messo la suggestiva scala interna stiamo erigendo le pareti per i bagni e la dispensa: gli interni stanno prendendo forma. E soprattutto, sono riuscito a chiudere una decisione su come trattare gli splendidi mandolati del fienile, i grandi finestroni con mattoni che creano delle geometrie particolari, che assolvevano la funzione di lasciar passare un po’ d’aria e di filtrare la luce per favorire un completo e sano essiccamento della paglia o di appassimento delle uve: qui per esempio ci facevano un favoloso vin santo e le uve di malvasia e trebbiano venivano appese su dei tralicci e fatte essiccare. Per me è fondamentale rispettare questo richiamo storico: dall’esterno devono apparire integri, mantenuti, a differenza di tantissimi fienili in cui i mandolati sono stati aperti, quasi violentati e sono state ricavate delle finestre al loro interno. Mah! Io ho optato per delle tamponature, per delle murature cioè, lasciandone solo a vista delle torri che richiamino la loro identità. L’effetto è comunque molto bello anche così. Certo, non c’è tantissima luce (non ce ne sarebbe stata neanche a non tamponarli) e così siamo intervenuti con una finestra a tetto. E poi installeremo degli infissi minimali in alluminio color ruggine.

Quando il fienile sarà pronto, al piano terra ci sarà una accogliente zona giorno con lo spettacolare antichissimo lastricato in pietra, con cucina in muratura, tavolo in legno vallombrosino per 4/6 persone che avevo a casa dei miei genitori, divano-letto e area studio-relax, oltre a un bagnetto e una stanza dispensa. La scala in ferro condurrà alla zona notte, col pavimento col suo antico cotto toscano mangiato dal tempo e sofitto con travi in legno e pianelle in cotto con originale capriata a vista, che includerà un comodo letto matrimoniale, un ulteriore divano letto e un raffinato bagno en suite con ampia cabina doccia separata. La concimaia a fianco della struttura sarà il giardino dell’appartamento, dove mangiare, rilassarsi, leggere un libro. Insomma, questo è quello che sogno! Ora c’è da rimboccarsi le maniche, anche qui, e andare avanti, coordinare i lavori, e darmi da fare nel poco-tanto che la mia inabilità mi permette: tenere pulito il cantiere, spazzare, portare via i calcinacci, e anche motivare!