Lo scorso anno era stato uno dei progetti che mi avevano lavorativamente travolto, un po’ come era stato il libro l’anno prima: l’ideazione e lo sviluppo di Ruffino Cares era stata una pagina felicissima della scorsa primavera.
Durante l’inverno Ruffino Cares, l’evento nato appunto per educare a un consumo di vino responsabile, aveva poi proseguito la sua crescita, fino a diventare marchio-contenitore di tutte le iniziative, i progetti, gli investimenti che Ruffino dedica alla responsabilità sociale d’impresa: la produzione sostenibile, la beneficenza e, appunto, il bere responsabile.
Con l’estate esplosa finalmente in questi giorni, eccoci al nuovo Ruffino Cares fiorentino: l’idea che soggiace Ruffino Cares è semplice: ancorare il vino, e il nostro marchio, a dei contesti di piacevole e gustosa convivialità, che sono naturalmente e storicamente “responsabili”, nonché tratti essenziali di Ruffino che dal 1877, col fiasco, col suo modo di essere popolare, ha sempre recato con sè questi valori.
Perché secondo Ruffino bere vino significa elevarsi nel piacere dello stare insieme e non isolarsi negli eccessi, nella convinzione che il vino sia una delle più alte espressioni del vivere italiano ma che, tuttavia, lo si debba sempre trattare e rispettare come bevanda a base alcolica e, come tale, potenzialmente dannosa se consumata in modo irresponsabile.
Quindi, anche quest’anno saremo presenti per tutta la stagione estiva nella Piazzetta dei Tre Re, uno scrigno urbano incastonato fra Piazza della Repubblica e Via dei Calzaiuoli, con il nostro “cuore verde”, i vini e le biciclette con cui educare giocando. Inoltre, ogni mercoledì sera, a partire dal 19 giugno e fino a settembre inoltrato, si svolgeranno i nostri convivi, i nostri wine talk, in cui, calice in mano, ci diletteremo in piacevoli conversazioni a tema. Durante i talk cercheremo di rievocare, con guizzo ironico e informale, un simposio etrusco di giochi, cibi e piaceri, o una ciarliera tavolata contadina col pane sciocco e il fiasco, o la raffinata corte medicea di Leonardo da Vinci prima e Caterina dei Medici poi, che ci hanno donato la forchetta, la tovaglia e le buone maniere, sublimando l’alimentazione in gastronomia. In uno di questi parlereremo, io e la mia amica Helen, di Shakespeare e Dante.
Come lo scorso anno, poi, la biciclette di Ruffino Cares, un altro dei grandi simboli di Ruffino Cares, mezzo “green” per antonomasia, pedaleranno verso altri grandi eventi de L’Estate Fiorentina. Dal Musart in Piazza Santissima Annunziata di metà luglio, al Florence Folk Festival di fine luglio alla Ex Manifattura Tabacchi, per poi approdare a settembre al Jazz Festival di Firenze (e, ovviamente, nel “natio borgo selvaggio” di Pontassieve, durante Cookstock), sarà possibile interagire con le biciclette Ruffino Cares, partecipare ai talk, degustare i vini Ruffino, quorum la nuova linea “bio”, in un crescendo di eventi e iniziative che vivrà anche fra le piazze virtuali attraverso i nostri consolidati hashtag: #ruffino #ruffinocares #latoscanadiruffino e #lavitaruffino.
Vi aspetto…