2023

Una stagione grigia, non fredda, ancora piuttosto mite, bagnata, sostanzialmente uggiosa, che ha portato muffe, funghi e muschi negli anfratti delle porte, delle finestre, nelle fughe dei marciapiedi, nelle rughe del lastricato, nelle cortecce tumide degli alberi, fra foglie mangiate e cadute e marcescenti, dentro le ossa e fino alle vene e in notti spesso insonni, di pensieri aggrovigliati e cupi.  

La natura e il clima di questi primi giorni del 2023 riflettono il mio stato d’animo. E questo mi fa molto rabbia. Vorrei avere un approccio più grintoso e tutto sommato grato a quello che ho. Abbiamo trascorso un altro anno bello, di relativa serenità mentale, senza problemi di salute, con le bambine in costante e tonitruante crescita, e tante piccole e grandi novità, come il matrimonio, la splendida festa a Bisarno, le evoluzioni nella nostra amatissima “reggia”, con le facciate e il tetto del fienile e soprattutto la cucina esterna, col forno pizza e il barbecue, i viaggi tanti, privati e di lavoro, dopo anni di stanca.  

Eppure, non è facile stare sul presente e non essere distratti. È come se il mondo fosse ancora ferito. Lo si percepisce fra le persone. Rincari, aumenti, guerra, pandemie, influenze, sul macrosistema. Nel piccolo, nervosismi diffusi, frustrazioni, insoddisfazioni palpabili. Passeggiando per Barcellona nei giorni scorsi mi sono imbattuto in una frase molto evocativa: la pace è l’intelligenza al servizio dell’amore. Certo, si riferisce alla pace, alla mancanza di guerra, ma io la voglio far mia anche in un significato più personale, più intimo, e cercare così di contribuire con un po’ di energia positiva alla riabilitazione del mio stato d’animo e di quello di tante persone. Fare dei piccoli passi indietro rispetto ai propri ossessivi desideri, la cui ricerca maniacale per adempierli non reca mai felicità duratura, non porre sempre l’io come assoluto protagonista, prendersi cura degli altri, cercare la bellezza nei gesti, nelle relazioni, nei momenti condivisi, negli altri. Vivere anche per chi lo avrebbe voluto fare con tutte le proprie forze.