Berlino è condannata per sempre a diventare, e mai a essere. Questa splendida citazione su una delle mie città preferite al mondo, letta oggi sulla raccolta di saggi “Passenger” dedicata appunta a Berlino (ci stiamo preparando per tornarci a breve!) e proferita dal critico d’arte primo novecentesco Karl Scheffler, mentre un caldo fuoco crepitava nella stanza del camino di Bisarno, in una domenica di sereno relax familiare, mi ha molto colpito.
Per Berlino è perfetta, ne coglie davvero l’anima irrequieta e in continuo movimento. Ma la trovo molto calzante anche per me.
In questi giorni abbiamo dato inizio ai lavori di ripristino degli ambienti interni del fienile di Bisarno, quello davanti casa, quasi più familiare di Bisarno in quanto l’iconico portale di ingresso in legno antico è stato assurto a logo di Bisarno, nonché copertina de La Toscana di Ruffino, ormai 7 anni fa, quando i lavori di Bisarno dovevano ancora partire.
E se il piano meno 1 del fienile è già concluso ed è diventato il mio BAR(N), la mia cantina studio dove pensare, rifugiarmi, prendermi del tempo per me, il piano terra e il primo piano diverranno una nuova casetta, per chissà quale futuro. Ci prenderemo tutto il tempo necessario e molto ce ne siamo già preso: a giugno 2022 avevamo completato le facciate e il tetto. Ora, con tutta la calma del caso, anche per calibrare le spese, ci apprestiamo a riportare alla luce il fienile, con una fruizione questa volta abitativa, quindi diversa dallo stoccaggio del fieno al piano terra, dell’appassimento delle uve per il vin santo al primo piano dove si trovano gli spettacolari mandolati, e della stalla con le mucche prima e di una cantina di vinificazione poi al piano -1 dove abbiamo realizzato il BAR(N).
Tutta quest’anima un po’ selvaggia, un po’ essenziale, di bellezza scabra, verrà però mantenuta, con lo stesso approccio che abbiamo avuto con Bisarno. Rispettare l’anima del luogo ma non farsi cristallizzare nel passato nostalgico e museale.
E questa novità, tornando alla citazione dell’inizio che sento molto appropriata anche per me, riesce a lenirmi un po’ di malinconie che in questa parte dell’anno, in questo lasso di vita, mi attanagliano. Forse anche io sono destinato a diventare, abbracciando l’aspetto con filosofia, più che a essere, e a dover cercare costantemente il cambiamento pur su alcuni punti fissi. Chissà.