Il BAR(N) e l’amicizia.

Quasi per caso venerdi 19 maggio si é svolta una delle serate più belle di sempre qui a Bisarno, la prima (di tante, ne sono sicuro) con protagonista il BAR(N).

L’indomani della clamorosamente sofferta e goduta semifinale di Conference della Fiorentina contro il Basilea, ci siamo trovati con Giovanni, il Micio, il Di Fraia e il Giannelli per fare un Viola Party nel mio rinnovato bar, il BAR(N).

Talvolta ci mettiamo mesi per organizzarci e vederci, altre, come questa volta, succede qualcosa di più immediato, istintivo, di si entusiasti e contagiosi e, chi con birra, chi con patatine, chi con la semplice voglia di fare serata spensierata, ci si trova a casa mia verso le 21, si scende giù nel BAR(N) e ci si saluta abbracciandoci commossi a pochi battiti dalle 2 del mattino.

Con questi amici si usciva nel 1996. Era l’anno del Ciclone e di Titanic, visti insieme al cinema Accademia di Pontassieve, si ascoltavano Battiato dell’Imboscata, i Prodigy e i CSI, ci trovavamo al Campino di Pontassieve e si facevano le prime macchinate verso Firenze. Ognuno di noi inseguiva i suoi sogni, chi d’amore chi di studio chi di indipendenza e realizzazione professionale.

Avevamo la musica nel BAR(N) e, complice qualche calice di vino, abbiamo vissuto quasi una esperienza mistica, cantando tutti insieme a squarciagola La Cura del Maestro, e poi danzando vorticosamente le musiche di quegli anni, e ricordando episodi, fatti, ridendo, talvolta anche commuovendoci, buttando fuori le tensioni degli stress che la vita di padri, professionisti, docenti, ci sottopone.
Una serata bellissima, avvolti e coccolati nelle magiche architetture del barn, che ci ha fatto da utero e macchina del tempo.